02.03.2013 La battaglia di Stalingrado: via tutti i denti Una reggiana: “Ho speso poco ed erano gentili, ma dopo quattro giorni mi è venuta un’infezione” REGGIO EMILIA (5 marzo 2013) - Una grande clinica dell’Est Europa, nel suo tariffario, indica tra le prestazioni di “Odontoiatria conservativa” l’estrazione anche chirurgica di denti. Se togliere un dente è conservativo, vengono i brividi a pensare cosa possa essere considerato “ricostruttivo”. E’ la clinica stessa a spiegarcelo: «Il 90% dei pazienti arriva per la “Battaglia di Stalingrado” ovvero mettere mano a tutta la bocca e non spende più di 8.000 euro, ciò rende lo strumento indispensabile». Pare purtroppo una prassi comune togliere denti che altrimenti potrebbero essere salvati, per accelerare i tempi delle operazioni di implantologia: radere al suolo una bocca, per rifare – ovviamente low cost - un intero arco dentale se non addirittura entrambi nel giro di poche ore. Non sempre però un paziente percepisce i rischi insiti in queste pratiche devastanti, e si rallegra dei benefici economici e del fatto che inizialmente – “tolto tutto” – non ci sono più problemi di viste e interventi frequenti. «Tre anni fa sono andata in una clinica in Croazia e mi sono trovata bene – spiega Annalisa (un nome di fantasia), reggiana sessantenne – In precedenza avevo problemi continui: alcuni denti li avevo dovuti togliere, avevo infezioni frequenti, difficoltà nella masticazione e alito pesante. Mi era anche stato fatto un ponte in ceramica, ma non bastava ed era scomodo. Dovevo spesso ritornare dal dentista: una perdita di tempo e di soldi». Allora inizia a svilupparsi l’idea di “espatriare”: «Avevo sentito dire da alcuni conoscenti che in Croazia erano bravi e c’erano ottimi odontoiatri a pochi chilometri da Trieste: mi sono informata, anche guardando le proposte su internet. Le cliniche erano molte, difficile scegliere la migliore. Dopo qualche mese d’incertezze, mi sono “lanciata”. Mi ha accompagnato mio marito in auto e abbiamo approfittato del viaggio per fare qualche giorno di vacanza prima dell’intervento. Mi hanno fatto un impianto su tutta l’arcata superiore; una cosa un po’ impressionante: in anestesia locale, mi hanno messo come delle viti al posto di ogni dente... Per un sorriso super ho speso poco più di 4mila euro utilizzando i migliori materiali, risparmiando oltre 5mila euro rispetto a quello che il mio dentista reggiano mi aveva proposto. La clinica era pulita e moderna, il personale gentile». Tutto bene? Annalisa confessa: «L’unico problema l’ho avuto al ritorno, quattro giorni dopo. Inizialmente avevo solo un po’ di formicolio e di gonfiore che curavo con anti-infiammatori, poi mi è venuta un’infezione pazzesca: avevo dolore e addirittura la febbre. Dalla clinica per telefono mi hanno dato qualche indicazione sugli antibiotici da prendere, ma stavo troppo male e avevo paura. Così, con la coda tra le gambe, sono dovuta andare da un dentista reggiano: non il mio, mi vergognavo… Risolta l’infezione, non ho più avuto problemi. Ma su internet ho letto storie agghiaccianti e, anche se non dovrei più avere problemi di rigetto, resto sempre sul chi va là». La vicenda è simile a quelle che si leggono - solitamente come testimonianze anonime – nei forum dove si confrontano (e si sfogano) pazienti spesso delusi. Nel sito “Al Femminile” ad esempio Paola chiede consiglio agli altri utenti: «Il mio dentista mi ha fatto un preventivo di circa 11.000 euro, fra devitalizzazioni, perni, corone, ponti fissi. Non posso spendere così tanto. Ho sentito parlare della possibilità di cure dentali all’estero a prezzi molto più accessibili e dove addirittura hai il soggiorno gratis e a volte anche il viaggio... Aspetto consigli». Le rispondono persone entusiaste a tal punto che fanno sospettare che siano dipendenti di cliniche. “Filpel” ad esempio racconta: «Sono stata 2 volte a Budapest, ed ho speso la metà dei prezzi italiani! Ho trovato un’agenzia che collabora con diversi medici, ho incontrato 3 dentisti, ed ho scelto il più simpatico. Non sono rimasta delusa di niente. L’agenzia consigliata anche a voi è…» e ne fa il nome. Ribatte tal “Dany4214”: «Lascia perdere la Croazia se vuoi salvarti. Se hai deciso di andare, vai pure: ognuno è padrone di fare quello che vuole ma è pura follia, io per sistemare il danno che mi avevano fatto ho dannato parecchio». Un’altra donna, “8marzo1989”, assistente in uno studio dentistico, rivela: «Posso assicurare che i lavori all’estero in paesi come la Croazia, Romania, Bulgaria ecc. sono più economici... ma vi rovinano... apriamo dei denti che hanno perni arruginiti! La gente torna piangendo sulla nostra poltrona… Lasciate perdere, dopo spenderete il doppio per rimediare», ma aggiunge: «Per l’amor di Dio: anche in Italia non bisogna affidarsi al primo che capita». Fonte www.4minuti.it/showPage.php?template=newsreggio&id=16639&masterPage=articoloreggio.htm |
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