21.07.2011 FONDAZIONE A.N.D.I. Onlus sul tetto del mondo: al via il progetto Ladakh Parte il 1° agosto con un aereo diretto sul tetto del mondo: è il “Progetto Ladakh - Piccolo Tibet”, un progetto di prevenzione e formazione con il patrocinio di Fondazione ANDI che vuole migliorare l’igiene dentale, la prevenzione e la terapia delle patologie del cavo orale nelle comunità tibetane in esilio in India. E, con grande entusiasmo e impegno, su quell’aereo ci sarà il dott. Guido Corradi di Novellara (RE) che, dopo dodici anni di volontariato in Africa, ha deciso di mettere al servizio dei ladakhi la propria esperienza. Complici l’incontro e un primo viaggio nel 2009 con il dott. Stefano Dallari, altro dentista emiliano da tempo impegnato per la causa tibetana e fondatore della Casa del Tibet di Votigno di Canossa, che sarà con lui anche in questa nuova missione. Situato nel nord dell’India, il Ladakh, terra di entusiasmante bellezza incastonata tra le vette himalayane e abitata da una popolazione mite e generosa di tradizione tibetana, è afflitto da inverni rigidissimi e da frequenti catastrofi naturali. Per tutti questi motivi in questa regione, sprovvista di qualsiasi presidio odontoiatrico, anche il più banale mal di denti può diventare un serio problema. Proprio per portare aiuto a queste popolazioni, Fondazione ANDI ha voluto partecipare all’iniziativa. Il progetto prevede, nella sua prima fase, la realizzazione presso il Tibethan Delek Hospital nella cittadina di Dharamsala, dove vive il Dalai Lama, di un corso di formazione teorico-pratico di aggiornamento per verificare e migliorare le capacità operative di 10-12 “operatori dentali locali” scelti dal funzionari del Ministero della Salute tibetano. A carico di Fondazione ANDI sono tutte le spese per il trasferimento, il vitto e l’alloggio degli allievi che per lo più giungono da villaggi lontani. Proprio perché si troveranno a operare in situazioni di difficoltà, nelle zone rurali più isolate del Ladakh, ai dentisti locali verranno insegnate tecniche operative semplici, che non richiedono attrezzature complesse e soprattutto non necessitano della presenza di energia elettrica. Messe a punto dall’OMS, sono la Tecnica O.U.T (Oral Urgent Tratement) e la Tecnica A.R.T. (Atraunmatic Restorative Treatement) da utilizzarsi in casi di pronto soccorso odontoiatrico e di terapie restaurative con l’utilizzo di strumenti elementari. Agli operatori locali sarà inoltre fornito il materiale didattico e i kit operativi con gli strumenti necessari per proseguire la loro attività. Oltre a tenere il corso di formazione, il dott. Corradi, che resterà in Ladakh per tutto il mese di agosto, avrà modo di spostarsi lungo il territorio per offrire prestazioni odontoiatriche a chi ne avrà bisogno. Questi suoi spostamenti saranno utili in vista della seconda fase del progetto che, se saranno raccolti i fondi necessari, vedrà la realizzazione proprio nelle zone più sperdute del paese di due presidi odontoiatrici stabili dotati di attrezzature e personale autonomo. Una missione impegnativa, coraggiosa e affascinante che ci auguriamo sia il primo passo di un percorso che consentirà a Fondazione ANDI di portare aiuti concreti a queste popolazioni. La speranza per il futuro è che al dott. Corradi, in Ladakh come in altre parti del mondo, possa unirsi un numero sempre crescente di dentisti ANDI. Per questo chi volesse dare la propria disponibilità per future missioni di solidarietà nei Paesi dove la Fondazione è presente, può scrivere al seguente indirizzo volontari@fondazioneandi.org. Fonte http://fe-mn-andi.mag-news.it/nl/c.jsp?BIg.Mm.E05.Bz.Q.bI8T |
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